Le mappe concettuali

14:43 Barbara Antoniel 0 Comments

Le mappe concettuali

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Che cos’è una mappa concettuale?

Così come una mappa geografica serve per orientarsi in un territorio, una mappa concettuale è strumento per interpretare, rielaborare e trasmettere conoscenze, informazioni e dati, visualizzando l’oggetto della comunicazione, i concetti principali, i legami che essi stabiliscono e, di conseguenza, il percorso del ragionamento. Possiamo, perciò, affermare che una mappa concettuale è la rappresentazione grafica di concetti espressi sinteticamente (parole – concetto) all’interno di una forma geometrica (nodo) e collegati fra loro da linee (frecce) che esplicitano la relazione attraverso parole – legamento.
VANTAGGI – Una mappa concettuale ideata e organizzata correttamente permette, al momento del colloquio, un’esposizione chiara e precisa del percorso critico da parte del candidato e una comprensione semplice e immediata dei collegamenti pluridisciplinari da parte della commissione.
COME SI FA? - La mappa concettuale si sviluppa a partire da un “tema”. Con questa espressione intendiamo non solo “ciò di cui si parla” ma anche “la ragione per cui se ne parla”.
Scelto il tema, occorre trovare degli argomenti che siano collegati siano collegati al tema da un nesso logico. Ad esempio se il tema è “Il sogno”, questo è collegato:
- biologia: che succede al cervello dell’uomo quando sogna.
- psicologia: funzione del sogno
- letteratura: si possono trattare tutti gli autori che in tutte le lingue studiate (italiano, inglese, francese, latino, ecc.) parlano di questa tematica
- storia: i sogni dell’uomo divenuti realtà
- filosofia: filosofi che parlano del sonno
Sarà quindi possibile costruire una mappa concettuale nella quale:
1. Vi è un nodo radice, posto al centro della mappa, in cui è riportato il tema principale (i.e. sogno).
2. Attorno a questo si dispongono dei “figli” che contengono i vari argomenti di cui sopra, che devono essere collegati logicamente (e quindi graficamente tramite freccette) al tema principale.
3. Una mappa concettuale può avere un inizio e quindi un senso di percorrenza assegnato. Perciò conviene stabilire un inizio e ordinare i nodi figli in maniera tale che si possa passare dall’uno all’altro in maniera consequenziale (i.e se si vuole cominciare dalla letteratura italiana, si dovrà successivamente passare alla letteratura straniera o latina, e non alla biologia per poi tornare alla letteratura. Nel caso dell’esempio un buon ordine potrebbe essere: letteratura – filosofia – storia – psicologia – biologia).
4. Ricordate che la mappa è una sorta di scaletta del vostro discorso, rappresentata in via grafica. Pertanto i vari argomenti, ovvero i nodi della mappa, dovranno essere disposti seguendo un ordine logico. Le freccette che collegheranno ciascun nodo dovranno avere un ben preciso significato. Perciò ogni volta che collegate un nodo all’altro chiedetevi il perché. Se esso vi soddisfa, allora significa che il collegamento ha senso.
 Tratto da skuola.tiscali.it