10:15 Barbara Antoniel 0 Comments

     BUON NATALE A TUTTI I MIEI RAGAZZI !!!


Risorsa interattiva sulla preparazione di una mummia

12:20 Barbara Antoniel 0 Comments

16/12/12




L'Oriental Institute dell'Università di Chicago dedica una interssante pagina alla civiltà degli Egizi.
Tra le proposte disponibili vi suggerisco di esplorare la risorsa interattiva sulla preparazione di una mummia, che permette di ripercorrere tutte le fasi del trattamento del corpo del defunto, dalla morte fino alla deposizione nella tomba.
Ovviamente l'aniumazione si presta ad essere utilizzata con bambini di scuola primaria, opportunamente preparati a cimentarsi con pratiche da... duri di stomaco!
 Gli antichi Egizi furono uno di primi popoli del bacino del mediterraneo a praticare la mummificazione sistematica: cioè adottarla come sistema di sepoltura ordinaria.Questo procedimento, o meglio questi procedimenti: perchè nella realtà non esisteva un solo sistema erano tre, uno riservato al faraone ed alla sua famiglia, uno per i nobili ed i ricchi ed uno per i poveri.
Il primo sistema quello utilizzato per mummificare i cadaveri dei faraoni si svolgeva in circa tre mesi dopo la morte del sovrano era il sistema più laborioso, costoso e complesso ma sicuramente le mummie faraoniche sono quelle che ancora oggi si sono conservate meglio, se non perfettamente.Il cadavere veniva preparato nelle case della morte, templi appositi con procedimenti segreti, gelosamente custoditi dalla corporazione degli imbalsamatori - questi pur essendo una casta molto ristretta e dei veri e propri artisti nel loro campo erano di fatto disprezzati e temuti da tutti.Nulla di queste procedure è rimasto scritto tutto quanto è a nostra conoscenza oggi ci viene dagli scritti di Erodoto.
Oggi le tecnologie fisico/ chimiche non invasive di indagine sulle mummie stanno permettendo di conoscere molte notizie sui procedimenti seguiti.
Per prima cosa si estraeva il cervello, organo che per gli egizi non aveva un'importanza sostanziale per non dire che era di fatto considerato inutile, tale operazione era compiuta con l'ausilio di un ferro che veniva inserito nelle narici e con il quale si prelevava il tessuto.
Quindi era la volta degli organi interni presenti nel busto: si praticava una incisione addominale dalla quale venivano sfilati tutti gli organi: in questo caso però essi non venivano gettati ma racchiusi in speciali vasi: i vasi canopi che portavano il nome dei quattro figli di Horus: Duamtef, con la testa di sciacallo, conteneva lo stomaco, Hapy, a testa di babbuino, i polmoni, Amset, a testa umana, il fegato e Kebehsenuf, a testa di falco, gli intestini.
Il cuore importantissimo veniva lasciato all'interno del corpo.Il corpo quindi completamente eviscerato veniva deposto in una vasca di natron - una particolare sabbia proveniente dalla valle del Natron, situata tra Alessandria e la depressione di Al-Qattara. Questa era ricca di un sale minerale, oggi noto come salnitro, che ha grande potere disidratante - dove veniva lasciato per un tempo minimo di 70 giorni.
Trascorso tale periodo il corpo veniva lavato esternamente ed internamente, massaggiato con oli di palma e ginepro o vino di datteri durante una particolare cerimonia religiosa, quindi lasciato esposto per più giorni ad una corrente di aria calda, fino ad essiccazione completa.Il cadavere ora era pronto per l'ultimo procedimento: la cavità addominale veniva riempita con bende di lino e con vegetali triturati, quali mirra, ginepro, cassia ed altri aromi con significati religiosi.Tutte le cavità venivano chiuse con batuffoli di lino, anche le cavità oculari in questo caso venivano dipinte le iridi; il viso veniva perfettamente truccato: le labbra rosse di betel, kajal attorno agli occhi le unghie dorate o smaltate di rosso.Il cadavere era poi cosparso di resine ed olii essenziali e poi avvolto nelle bende di lino impregnate di sostanze gommose, tra le quali si inserivano gioielli, statuette di divinità, scarabei votivi ed amuleti di protezione per il viaggio nel Duat.
Il sesso della mummia era poi indicato dalle posizione delle braccia: incrociate sul petto per i maschi, con un braccio lungo il corpo per le donne.Il corpo quindi veniva deposto nel primo sarcofago di forma totalmente antropomorfa, quindi in un altro e via di seguito fino ad otto.Il procedimento di mummificazione per le persone più ricche o i nobili era un poco più semplice: attraverso l'ano si riempiva il corpo di olio di cedro asiatico quindi veniva immerso nei sali di natron per circa 40 giorni al termine di questo periodo il cadavere veniva estratto tramite dei ganci inseriti nelle narici e con una forte compressione dell'addome vuotato delle viscere che si erano disciolte.La salma quindi veniva accuratamente lavata sia internamente che esternamente.I parenti erano liberi di fornire alla casa della morte gli oggetti: amuleti, talismani ecc. che si desideravano inserire nel bendaggio.Il corpo quindi veniva bendato e riconsegnato alla famiglia per la sepoltura.
I poveri che non potevano certo permettersi di pagare un procedimento di mummificazione tanto costoso dovevano accontentarsi di quello più economico che le case della morte fornivano Questo consisteva nell'immergere il corpo in un bagno bollente di acqua e natron, essiccazione con aria calda ventilata quindi veniva avvolto in stuoie di juta. Il cadavere del defunto veniva poi denudato e seppellito nella sabbia del deserto, trascorso un periodo di circa novanta giorni, il corpo era ormai integralmente essiccato.La mummia veniva quindi disseppellita, ripulita strettamente fasciata con bende di lino grossolano e riconsegnate ai parenti.
Gli esseri umani però non erano i soli a beneficiare dei procedimenti di mummificazione, anche gli animali, fedeli compagni dell'egiziano antico e tante volte personificazioni di diverse divinità, ricevano cure premurose dopo la morte. Gatti, cani, coccodrilli, scimmie e persino piccoli insetti erano imbalsamati, messi in sarcofagi e seppelliti in necropoli a loro riservati.Il gatto, in particolare, che era considerato un animale sacro se non divino, riceveva questa pratica si sono trovate migliaia di mummie di gatto.
Le pratiche di mummificazione di migliore qualità ci hanno consegnato le attuali mummie che conosciamo, anche se molte sono state distrutte dai saccheggiatori, dai vandali ed anche dagli stessi egiziani che le hanno usate anche per alimentare le locomotive.La mummificazione in Egitto ha avuto il suo epilogo all'epoca della conquista romana, anche se già nel periodo greco la procedura era molto peggiorata e le mummie non si preservavano con la stessa perfezione.

NUOVO BLOG IN 1A RETI!

09:35 Barbara Antoniel 0 Comments

12/12/2012

VI INFORMO CHE 
E' NATO UN NUOVO BLOG  
IN 1A RETI!

Salve ragazzi  vi comunico che  Gabriele di 1A RETI ha creato il suo primo blog d'informatica 
con WordPress!
UN OTTIMO ESEMPIO DA IMITARE PER UNA DIDATTICA EFFICACE 2.0
BRAVO GABRY!


PS. Informaticainsieme è stato aggiunto ai blog amici di FIOR DI ZUCCHE 2.0

Dispensa e schemi: DANTE ALIGHIERI

19:37 Barbara Antoniel 0 Comments

09/12/2012 
2B RETI - ITALIANO 

Cari ragazzi della 2b reti vi allego di seguito
 la nuova dispensa su DANTE ALIGHIERI, 
che affronteremo durante le due settimane che
ci separano dalle vacanze di Natale.



Dispensa - Venezia 2

17:43 Barbara Antoniel 0 Comments

09/12/2012

1A e 1B RETI - ITALIANO 
Salve ragazzi di prima  reti,
vi allego la dispensa relativa a VENEZIA 2  
propedeutica alla verifica della prossima settimana.
Potete scaricare il pdf cliccando qui sotto. 

Dispensa - Venezia 2


IL RINASCIMENTO

17:21 Barbara Antoniel 0 Comments

09/12/2012
2B RETI Storia
Salve ragazzi vi allego come promesso 
la scheda riassuntiva e facilitata del 1500 analizzato in classe. 



LA TIMELINE DEL PC

14:45 Barbara Antoniel 0 Comments

09/12/2012

Interessante la lettura sulla sinistra della durata della distribuzione dei vari Sistemi Operativi.
E la storia del computer continua...

Feste - Natale

14:43 Barbara Antoniel 0 Comments

09/12/2012


Conosco alcune persone che collezionano globi di neve. Ne hanno di tutte le località immaginabili, perchè non c'e' un posto al mondo che non abbia la sua palla di vetro innevata.
Ma certamente non hanno un globo di vetro conentente il proprio indirizzo!
Draftfcb è una simpatica applicazione che, anche se solo per pochi secondi, vi consentirà di inserire casa vostra (o un qualsiasi altro indirizzo) in un globo di vetro!
Quello che dovrete fare è inserire nello spazio centrale il vostro indirizzo completo e... il gioco è fatto!

Unità didattica interdisciplinare

14:17 Barbara Antoniel 0 Comments

02/12/2012

PROPOSTA UDA PER LE PRIME RETI

salve ragazzi della 1A e 1B reti 
vi allego qui sotto le mie proposte per la UDA (Unità didattica interdisciplinare)
Considerando i 5 gruppi di lavoro esistenti nelle rispettive classi 
vorrei proporvi quest'anno alla festa della scuola 5 diversi software interattivi 2.0 
elencati qui sotto.  
Scegliete quello più opportuno al vostro team

  1. Didapages (un programma destinato a tutti quelli che vogliono creare libri e tutorial in formato digitale ed interattivo, da utilizzare in classe, per la formazione a distanza o per la semplice diffusione di conoscenze.Semplice e potente, il suo obiettivo è di permettere al maggior numero di persone di creare dei corsi e degli strumenti didattici animati, multimediali ed interattivi, più gradevoli ed efficaci delle lunghe pagine di testo.
    Che siate docenti, formatori, ricercatori o appassionati desiderosi di condividere il proprio sapere online, questo programma saprà dischiudervi nuove ed interessanti prospettive.
    Ricordo che Didapages non è un software opensource; il suo utilizzo è gratuito solo per l'uso educativo e non commerciale, ma, cominciando ad esplorare i vari tutorial, vi renderete conto di quanto possa essere utile per varie applicazioni didattiche
    La forte componente multimediale si concretizza nella possibilità di inserire immagini, suoni e video.
    La versione italiana di Didapages (4,22 Mb), completa di guida all'uso, 
    potete scaricarla cliccando qui
  2.  Pixton  Si possono creare scene da gallerie già predisposte o crearne di proprie. Sito con versione anche in italiano (approssimativo)
  3.  CARTONI ANIMATI GRATIS 3D

    SOFTWARE PER CREARE CARTONI ANIMATI GRATIS 3DSOFTWARE PER CREARE CARTONI ANIMATI GRATIS 3D

    Volete realizzare cartoni in 3D facilmente senza essere esperti di computer grafica ? Allora oggi parliamo di MUVIZU, un fantastico software per creare cartoni animati con audio, gratis e in 3D. Il programma è gratuito da scaricare ed offre numerosi tutorials online per capirne il funzionamento. Con MUVIZU non occorre creare nessuna riga di codice per far muovere e parlare i personaggi ma dobbiamo solamente scegliere tra numerose scene già pronte, inserire effetti speciali e d'ambiente, registrare l'audio e sincronizzare il tutto. Ecco un esempio di animazione creata con questo programma :

























































    Naturalmente per ottenere una fluidità nelle azioni ed una buona sincronizzazione tra audio e scene, occorre avere un computer abbastanza potente con una scheda grafica ottima, altrimenti i risultati saranno mediocri. Come detto, questo è un programma per la creazione di cartoni animati in 3D, gratuito e che offre all'utente già tanti personaggi ed ambienti preconfezionati ma possiamo anche disegnare oggetti ed inserirli nelle scene. Inoltre possiamo applicare molti effetti speciali e registrare l'audio che può essere sincronizzato con la scena del dialogo attraverso una comodissima timeline. Comunque su MUVIZU.COM troverete tutto quello di cui avete bisogno.

    È possibile inserire i video creati da voi sul sito ufficiale alla pagina della galleria per metterli a disposizione di tutti, partecipando anche ad un forum e ad una community online. Adesso vi offro il link per andare a scaricare questo fantastico programma per creare cartoni animati 3d gratis ed un ultimo video, da me scelto, per verificare le potenzialità del software :

    DOWNLOAD MUVIZU QUI
    strumenti digital storytelling 
  4.  Domo Animate
    Questo è uno dei migliori strumenti online per il racconto di storie digitali. Esso permette agli studenti di creare storie animate e fornisce loro una vasta gamma di sfondi e caratteri da utilizzare.
    10 - Animoto
    strumenti digital storytelling Anche questo è uno strumento molto popolare, ma le sue versioni a pagamento offrono molto di più rispetto alla versione gratuita che permette solo di creare video di 30 secondi. Questi video possono combinare immagini, canzoni e testi.
  5.   ZooBurst 3d
    strumenti digital storytelling Questo è un altro grande strumento per lo storytelling digitale che permette a chiunque di creare facilmente libri pop-up in 3D. Ha due versioni, di cui una gratuita e l'altra, a pagamento, con caratteristiche più avanzate. 
    AD OGNI MODO VI ALLEGO ANCHE UN'ALTRA LISTA DI SOFTWARE DIDATTICI CHE POTETE CONSULTARE E CHE TROVATE ANCHE SOPRA NELLA BARRA DEI STRUMENTI: Elenco delle migliori applicazioni per creare storie digitali a scuola 
    FATEMI SAPERE attraverso i commenti cosa ne pensate!

Elenco delle migliori applicazioni per creare storie digitali ascuola

23:26 Barbara Antoniel 0 Comments

02/12/2012

Salve ragazzi 
ho inseito una nuova pagina "Elenco delle migliori applicazioni per creare storie digitali ascuola"
qui sopra, e segnalatemi quale di questi programmi vi piace di più.






Storia di una matita

20:54 Barbara Antoniel 0 Comments


Di che cosa è fatta una matita? Da dove vengono gli elementi che la compongono? Un semplice oggetto di uso quotidiano racchiude la complessità del sistema che l’ha prodotta.

20:27 Barbara Antoniel 0 Comments

Morte di una stampante (senza decrescita)

Sono stato costretto a cambiare la stampante. Non era vecchia, un paio d’anni di vita. Inutile tentare di aggiustarla. Ci ho provato. I pezzi di ricambio non ci sono e, comunque, la spesa sarebbe stata superiore al valore di una nuova stampante. D’altronde, si sa, ormai costano più le cartucce d’inchiostro della stampante stessa. Non è un caso. Si chiama obsolescenza programmata (o pianificata), ed è una cosa inventata per fregare i cittadini consumatori.


Ecco cosa si legge in proposito su Wikipedia:
L’obsolescenza pianificata o obsolescenza programmata nel design industriale è una politica volta a definire il ciclo vitale (la durata) di un prodotto. In tal modo in fase di progettazione viene deliberatamente definita una vita utile limitata di un prodotto, che quindi diventerà obsoleto o non funzionante dopo un certo periodo. Ciò si può ottenere costruendo i beni in oggetto con materiali di qualità inferiore, o mediante l’inserimento di meccanismi anche di tipo elettronico o seguendo comunque canoni costruttivi tali da rendere impossibile o troppo costosa la loro riparazione una volta che dovessero guastarsi.
Un modo molto più sottile per rendere prematuramente obsoleto un prodotto che ancora funziona è quello di immetterne sul mercato dopo poco tempo una nuova versione dotata di maggiori optional, preferibilmente dopo una adeguata campagna pubblicitaria che induca nel consumatore finale l’idea che la sua ‘vecchia versione’ del prodotto sia ormai sorpassata ed inadeguata.
L’obsolescenza pianificata ha dei benefici esclusivamente per il produttore, perché per ottenere un uso continuativo del prodotto il consumatore è obbligato ad acquistarne uno nuovo.
L’obsolescenza pianificata è stata criticata sia per l’incentivazione di un surplus di rifiuti, per l’enorme e non sostenibile spreco delle risorse derivante dalla diffusa applicazione di queste politiche e per il fatto di creare artificialmente dei bisogni da parte del consumatore; Apple venne per esempio citata in giudizio nel 2003, con una class action a causa della durata delle batterie dell’iPod, volutamente programmata a breve vita in modo che il consumatore comprasse dei nuovi modelli dopo limitato periodo di uso, anche perché l’azienda in origine non volle offrire sul mercato delle batterie di ricambio”.
L’obsolescenza programmata, dunque, ci costringe a gettare invece di riparare, a sentirci inadeguati se non abbiamo l’ultima versione del prodotto, a cercare disperatamente pezzi di ricambio che non si trovano, a sentirci rispondere dal riparatore che è più conveniente sostituire che aggiustare.
Il caso delle stampanti, poi, è particolare, perché ormai una multifunzione costa 50 o 60 euro, mentre per il kit completo delle cartucce si deve spendere di più.
L’obsolescenza programmata è ben raccontata nel film d’inchiesta



 “Comprar, tirar, comprar” della regista Cosima Dannoritzer, coprodotto da Arte France – Television Espanola – Televisió de Catalunya. Tra gli intervistati c’è anche un tecnico informatico che racconta e fa vedere nei dettagli perché una stampante viene programmata per rompersi dopo un certo periodo di tempo…
Insomma, come non dar ragione a Serge Latouche e alla sua battaglia per la decrescita?
Tornando alla stampante, d’ora in poi ricorrerò alle cartucce da ricaricare. Così faccio un piccolo dispetto ai produttori di stampanti, che svendono le macchine, le fanno durare sempre meno e tengono alti i prezzi degli inchiostri, per farcene comprare sempre una nuova…


Il mistero dietro il mito di Sic

20:12 Barbara Antoniel 0 Comments

01/12/12

Il mistero dietro il mito di Sic


Per sentire il polso di una civiltà bisogna tastare come affronta la morte e prova a redimersene.
I Greci antichi provarono a spezzare il pungiglione alla morte trasformando la vita di un uomo in ricordo: la sua tomba o il suo essere narrato.
Aristocraticamente la morte era sopportabile e vinta solo per pochi eletti, quelli capaci di morire eroicamente e meritarsi una pietra più dura della pietrificazione della morte. L’alternativa era entrare nell’oblio assoluto. Non essendoci nulla di buono dopo la morte, l’unica forma di vita-dopo-morte era essere posti a fondamento della società, diventandone mito. Ma lo stesso Achille morto si dichiarerà sconfitto nel faccia a faccia con Ulisse in visita nell’aldilà: preferirebbe essere l’ultimo dei servi da vivo che il primo nel regno delle ombre. Lui che nel poema della consacrazione eroica, aveva scelto in dono dagli dei una vita breve ma gloriosa, piuttosto che lunga ma nascosta. Anche il mito vacilla sul ponte che unisce aldiqua e aldilà. Iliade e Odissea sono costruite sul ricordo di pochi grandi, che però sottovoce ammettono il fallimento, almeno per il morto stesso, di quella soluzione nobile e aristocratica.
Poi la morte diventò più democratica col cristianesimo. Il pungiglione non veniva spezzato solo per pochi, ma per tutti quelli che volevano. Non era questione di essere eroi agli occhi della società, ma agli occhi di Dio, che scruta il cuore dell’uomo. Non era più necessario conquistare Troia e magari morirne, per diventare eroe. Lo era anche chi rimaneva a casa. Il quotidiano venne improvvisamente illuminato in ogni suo angolo, perché la morte non aveva l’ultima parola, e il gesto eterno non era più solo quello eroico e coraggioso, ma quello fatto con amore, spesso eroico e coraggioso, proprio perché quotidiano come la carne di un Dio che sembra vivere e morire come vivono e muoiono gli uomini, ma poi torna dalle tenebre della morte, a dire, ribaltando Achille, che l’ultimo dei servi di qua è il primo dall’altra parte.
E oggi cosa accade nella nostra cultura post-moderna?
Ad un anno dalla morte di Simoncelli ricordo ancora il silenzio dei miei ragazzi il giorno dopo l’accaduto. Parlavano a bassa voce come in un luogo sacro, eppure era la stessa grigia classe di sempre. Era il silenzio di chi parla di una morte senza senso, perché la sua direzione, il suo traguardo, si era spezzato proprio sulla strada che ne doveva essere il compimento. Una promessa interrotta sul campo di battaglia. Un destino tradito. E che cosa teme un ragazzo più di questo?
Eppure, paradossalmente, la morte di Simoncelli non ha paralizzato, ma ha dato vita a moltissimi, suonando senza sosta la campana, perché ogni vivo non è un’isola, ma il pezzo di un continente. Lo dimostra la sua foto usata da molti ragazzi al posto della loro sul proprio profilo nei social network, punta dell’iceberg di molte altre iniziative.
Ha qualcosa degli antichi Greci questo ricordo rituale e virtuale che prova a strappare alla morte un giovane, scomparso quando ancora era una promessa. Ha qualcosa di antico questo «cuore collettivo» che la rete ha creato. Non a caso la nostra epoca viene definita di «oralità secondaria», un ritorno alla società orale di Omero, in cui il racconto occupava la coscienza individuale creandone una collettiva, in una sorta di metafisica fantastica, sopravvissuta nei bambini che ascoltano le favole. La nostra oralità non è però verbale, ma digitale, fatta com’è di immagini digitali. Quelle della morte di Simoncelli in diretta, quelle di lui sorridente con le braccia aperte e la chioma al vento come il Centauro di un mito post-moderno.
Qualcosa dentro la rete, qualcosa dentro questo «cuore collettivo e digitale» non vuole lasciare andare Simoncelli, come facevano gli antichi con la loro poesia eroica e le loro tombe. E quella memoria, ieri come oggi, faceva da collante e da paradigma sociale: ieri di un eroismo aristocratico da imitare, oggi di qualcosa di diverso. Di che cosa mi chiedo.
Forse della paura che la vita sia una promessa che si interrompe, un’illusione che la morte spazzerà via quando meno te lo aspetti, anzi forse proprio perché non te l’aspetti. L’emozione collettiva crea un talismano per allontanare, almeno allontanare, il pungiglione della morte. La memoria sociale testimonia il desiderio di eternità e la ribellione contro una vita dal copione tragico. In un ritorno aristocratico, il caso unico o raro di pochi aggrega una società senza verità condivise, che alla ripetizione rituale e virtuale del ricordo si abbarbica. La morte ordinaria, silenziosa e democratica, quella del vicino di casa, l’abbiamo rimossa, nascosta, obliata. Per questo, soprattutto i giovani, non possono fare a meno di creare memoria e senso, cioè un codice culturale, attorno a una morte «eccezionale», che poi di eccezionale – a rifletterci – non ha nulla, se non la sfortuna. Un codice culturale che crea senso e memoria sull’emozione, per quanto possa sembrare paradossale.
Un poeta purtroppo troppo poco conosciuto in Italia scrisse una poesia attorno ad un suo amico morto sotto i suoi occhi: «Se lui si fosse mutato in pietra / in una pesante statua di marmo / indifferente e dignitosa / che sollievo sarebbe stato». Non vuole vederlo precipitare nel nulla e preferirebbe pietrificarlo nel freddo marmoreo di una statua. «Sic» non è un mito dei morti, ma un mito dei vivi, necessario ad avere un po’ di quel sollievo. Perpetuarne l’emozione in una sorta di pietrificazione digitale lenisce la sete di eternità. O la rinvia a data da definire. «Sic», come l’amico morto del poeta, ci interpella, con il suo «piccolo fagotto di ruvido mistero» (Z. Herbert, Il Signor Cogito). Il mistero chiuso in un fagotto interroga inesorabile la «mente collettiva» nascosta e confusa dietro al «cuore collettivo»: basterà pietrificare l’emozione e perpetuarla, basterà un talismano digitale, basterà un mito tragico e socializzato dalla rete a spezzare il pungiglione della morte?

VIDEO DIVERTENTE

19:59 Barbara Antoniel 0 Comments

28/11/2012

UN VIDEO DIVERTENTE DI UN VOSTRO COETANEO

IL DOLCE STILNOVO

19:42 Barbara Antoniel 0 Comments

28/11/2012

VERIFICA D'ITALIANO 2B RETI 
- IL DOLCE STILNOVO
Qui sotto di seguito schede e materiale di ripasso

Pre la verifica di MARTEDI 4 DICEMBRE devi ripassare i seguenti argomenti:
  1. Scheda riassunto dispensa
  2. STUDIARE la dispensa consegnata in classe: Dispensa - 2b reti
  3. Devi saper fare la parafrasi delle poesie lette in classe dei seguenti autori: IACOPO DALENTINI - CECCO ANGIOLIERI - GUIDO GUINIZELLI - CAVALCANTI - DANTE ALIGHIERI
  4. Conoscere le caratteristiche della donna vista dalla Poesia Siciliana, dalla Comico-Realistica e dal Dolce Stilnovo.
Video e foto analizzate in classe: 
CECCO ANGIOLIERI 

CAVALCANTI 
l'ITALIA nel 1300

GASMAN " SE FOSSI FOCO ARDEREI IL MONDO"
RIASSUNTO - IL DOLCE STILNOVO 
RIASSUNTO - LA SCUOLA SICILIANA 
RIASUNTO - FEDERICO II


STENDHAL E AUSTEN

19:19 Barbara Antoniel 0 Comments

28/11/12

VERIFICA D'ITALIANO 3B RETI 
STENDHAL E AUSTEN
QUI SOTTO VIDEO E SCHEDE DI RIPASSO

per la verifica di VENERDI 30 NOVEMBRE dovete studiare:
  1. Scheda riassunto: la letteratura del 1800
  2. ripassare e studiare pag. 508 - 509 
  3. AUSTEN - ORGOGLIO E PREGIUDIZIO pag 510
  4. Scheda integrativa Austen - ORGOGLIO E PREGIUDIZIO  
  5. STENDHAL - IL ROSSO E IL NERO pag 516
  6. Sheda riassunto Stendhal - il rosso e il nero
FOTO E VIDEO VISTI IN CLASSE
    STENDHAL
 AUSTEN






I regni Romano-Barbarici e l'ascesa dell'islam - IL SISTEMA FEUDALE

00:13 Barbara Antoniel 0 Comments

 03/11/2012

2B RETI (storia)
Materiale didattico FACILITATO e di ripasso   per la verifica di storia

Salve ragazzi della 2B 
vi allego di seguito gli argomenti da studiare per la verifica e il materiale analizzato in classe.  
Mi raccomando scaricate i file e studiate!
  
- Studiare bene le fotocopie consegnate in classe 
(gran parte della domande sono riprese dalle fotocopie )
- Studiare i CAP. 7 - 8 del libro di storia ( I regni Romano-Barbarici e l'ascesa dell'islam )
- Rivedere e studiare i video sulle invenzioni islamiche qui sotto riportati
(nella verifica vi verranno chieste quali furono le invenzioni apportate dall'islam e citate nel video)
- saper descrivere il sistema feudale (qui sotto schema facilitato)
- ripassare e compilare la linea del tempo dal medioevo a 1800 
( nella verifica troverete la timeline muta)
 
 medioevo arabo e invenzioni parte 1

  medioevo arabo e invenzioni parte2

  medioevo arabo e invenzioni parte 3

 
  medioevo arabo e invenzioni parte 4 fine 


il medioevo e i regni romano-barbarici (SCHEMA FACILITATO)

 
 il sistema feudale (SCHEMA FACILITATO)

massima estensione dell'impero romano