mi son ricordata di voi e di non avervi fatto vedere le riprese della nostra TIMELINE cartacea!
Malerba, Marius e Fabrizio mi avevano chiesto di poter riprendere la linea del tempo per creare con tiki-toki la la loro timeline ma non ricordo se l'abbiano fatto, pertanto vi allego le mie riprese.
TIMELINE 1A reti
TIMELINE 1B reti
ROVIAMO ANCHE NOI A CREARE UNA LEZIONE VIRTUALE
14:45
Barbara Antoniel
8 Comments
28/04/2012
COMUNICAZIONE IMPORTANTE A TUTTE LE CLASSI
COSA NE PENSATE !!!!!
Salve ragazzi,
oggi ho un'idea e una notizia strepitosa da proporvi per il prossimo anno e prima di intrapenderequesta formazione durante l'estate vorrei sapere cosa ne pensate attraverso i vostri commenti.
PROVIAMO ANCHE NOI A CREARE UNA LEZIONE VIRTUALE ????????????
Già l'anno scorso navigando in internet, avevo letto e sperimentato alcune lezioni on line per insegnanti in Second Life, organizzate e diffuse in Italia dall'università di Bari come progetto sperimentale, ma non pensavo diventassero così importanti e famose.
Vi ricordo che il prof. LEVORATO ha già creato con i ragazzi di seconda e terza la piattaforma e-lerning la quale può essere potenziata e organizzata anche in SL attraverso una grande UDA. INSEGNARE LA GEOGRAFIA IN 3D
Restituire motivazione allo studio in alunni nella fascia dell’obbligo e
creare una rete tra studenti in una prospettiva di continuità
verticale: questi sono gli obiettivi generali del progetto che si è
realizzato in Second Life, uno strumento particolarmente efficace, in
quanto permetterà agli istituti di lavorare, per la prima volta insieme,
su compiti specifici, formando nel personale docente la professionalità
di sviluppare e gestire ambienti di formazione virtuali e 3D.
Ed è proprio l'insegnamento a distanza che può essere rivoluzionato da
Second Life. Gli studenti interagiscono fra loro come se fossero in un
campus, rendendo di fatto invisibile ogni distanza. La sperimentazione
educativa è ormai partita e gli esperti credono che il potenziale
dell'educazione virtuale sia enorme. La maggior parte delle persone che
organizza corsi di lingue su Second Life pensa all'e-learning come
qualcosa che non richieda partecipazione da parte dello studente. Uno
studio passivo, fatto di materiale scaricato e test da compilare
on-line. Ma in Second-life l'interazione umana avviene in tempo reale,
permettendo di fare esperienza in prima persona. Che è il modo migliore,
è noto, per imparare una lingua.
Anche gli italiani pertanto si stanno dando da fare.
Andrea Benassi, ricercatore
dell'Indire, ha aperto un campus su Second Life.
Si chiama Second
Learnign ed è dedicato agli studenti italiani. E il gruppo Espresso ha
organizzato, a scopi didattici, incontri "impossibili" con i personaggi
del Risorgimento italiano. E non sono stati pochi i "cittadini virtuali"
che si sono collegati per parlare e discutere con Garibaldi.
Prof. Fior di zucche 2.0
VI ALLEGO INOLTRE QUESTO ARTICOLO SCARICATO DA REPUBBLICA
Negli Stati Uniti i principali college aprono isole per tenere corsi e lezioni in piena regola, con tanto di banchi e lavagne
Università, le classi diventano 3D Gli atenei sbarcano su Second Life
La Linden Lab benedice la scoperta di questo mondo virtuale da parte dell'educational. "Gli studenti disposti a pagare di più" di VALERIO MACCARI
CHE COSA si può fare su Second Life? Costruire il
proprio avatar, interagire con gli altri e, con un po' di spirito di
iniziativa, diventare un imprenditore. E, perché no, anche lo studente.
Magari della prestigiosa Harvard University. O in uno qualsiasi dei
corsi che più di 60 fra scuole e università hanno messo in piedi nel
mondo virtuale inventato dai Linden Lab nel 2003.
La nuova frontiera dell'educazione, infatti, sembra
essere destinata a passare anche per Second Life. Dopo la grande
invasione delle grandi aziende - molte delle quali hanno aperto un
negozi o filiali "virtuali" - e dei giornali, adesso anche scuole e
università stanno provando a vivere l'avventura del metaverso parallelo
di Linden Lab. Che al momento contra oltre 5 milioni di iscritti, due
milioni dei quali vi accedono regolarmente. E molti di questi sono
studenti.
La prima ad occupare un'isola in 3D è stata
l'università del Texas, nell'agosto del 2006. La professoressa Anne
Beamish, insegnante di progettazione urbana, ha creato insieme a Robin
Harper un corso di design di spazi pubblici. "L'idea - spiega la Beamish
- era di costringere gli studenti a ripensare la loro idea di spazio
pubblico mettendoli in contatto con uno spazio "virtuale", simile e
diverso allo stesso da tempo a uno spazio reale". L'iniziativa è stata
un successo, tanto da spingere anche altri atenei a mettere in piedi dei
corsi nel mondo virtuale ed esplorare nuovi modi di
insegnare. Le lezioni, per la maggior parte delle
volte, si svolgono in classi virtuali del tutto simili a quelle reali,
con tanto di banchi e lavagne. L'Università dell'Ohio, addirittura, ha
comprato tre isole virtuali e ha iniziato la costruzione di un campus
"replica" di quello reale.
Ma che senso ha ricreare le classi in un mondo 3D?
"E' un modo - spiega la professoressa Rebecca Nelson, che insegna per la
Harvard su Second Life - per creare un senso di comunità fra gli
studenti virtuali. Per farti sentire vicino il tuo compagno di banco,
anche se magari si collega dalla Corea"
Ed è proprio l'insegnamento a distanza che può
essere rivoluzionato da Second Life. "Gli studenti interagiscono fra
loro come se fossero in un campus", aggiunge ancora la Nelson, "rendendo
di fatto invisibile ogni distanza". Charles Nesson, che nel mondo
virtuale insegna legge, sempre per la Harvard, giura che l'iniziativa è
gradita dagli studenti. "Gli allievi hanno mostrato una grande voglia di
partecipare e mettersi in gioco, ma anche di aiutare, suggerendo nuovi
modi per migliorare l'esperienza. C'è ancora strada da fare".
La sperimentazione educativa, infatti, è partita da
nemmeno un anno. Ma gli esperti credono che il potenziale
dell'educazione virtuale sia enorme. "La maggior parte delle persone -
spiega Richard Walton - che organizza corsi di lingue su Second Life -
pensa all'e-learning come qualcosa che non richieda partecipazione da
parte dello studente. Uno studio passivo, fatto di materiale scaricato e
test da compilare on-line. Ma in Second-life l'interazione umana
avviene in tempo reale, permettendo di fare esperienza in prima persona.
Che è il modo migliore, è noto, per imparare una lingua".
Anche gli italiani si stanno dando da fare. Andrea
Benassi, ricercatore dell'Indire, ha aperto un campus su Second Life. Si
chiama Second Learnign ed è dedicato agli studenti italiani. E il
gruppo Espresso ha organizzato, a scopi didattici, incontri
"impossibili" con i personaggi del Risorgimento italiano. E non sono
stati pochi i "cittadini virtuali" che si sono collegati per parlare e
discutere con Garibaldi.
Le iniziative educational sono guardate con
benevolenza dalla Linden Lab, l'azienda che ha creato e amministra
Second Life. John Lester, education manager della società, spiega:
"Siamo convinti del potenziale rivoluzionario dell'apprendimento
virtuale, e vogliamo esplorarlo in ogni dettaglio. Il suo maggior punto
di forza è che offre, al contrario del tradizionale apprendimento a
distanza, il contatto diretto con la classe e con l'insegnante. Dietro
ad ogni avatar
c'è un vero essere umano. Questo permette
all'insegnante di fare esercitare gli alunni e di stimolare discussioni
proprio come se fosse una classe vera. Con il vantaggio che si possono
integrare esperienze di tutto il mondo".
Ma non sono solo motivi "umanitari" a spingere
Linden Lab ad aprire le porte. "Gli studenti di corsi virtuali, inoltre -
ammette Lester - devono passare molto tempo collegati. E hanno maggiori
probabilità di sottoscrivere abbonamenti premium".
RAGAZZI !!!!!!!! LEGGETEVI ANCHE QUESTE SLIDE IMPORTANTI
Vorrei sapere cosa ne pensate attraverso i vostri commenti.
PROVIAMO A CREARE UNA LEZIONE VIRTUALE???
DITE LA VOSTRA
Festa del Bocolo e di S. MARCO
11:44
Barbara Antoniel
0 Comments
25/04/2012
Ciao ragazzi!!!!!
che giornata meravigliosa ..... c'è il sole! Tutti fuori all'aria mi raccomando!
Vi ricordo che oggi oltre alla festa per la liberazione dal nazifascismo
a Venezia, è Festa del Bocolo e di S. MARCO
Per i veneziani il 25 aprile è ricorrenza assai più antica dell'attuale festa nazionale. Vi cade infatti il giorno del Santo Patrono Marco le cui reliquie, che si trovavano in terra islamica ad Alessandria d'Egitto, furono avventurosamente traslate a Venezia nell'anno 828 da due leggendari mercanti veneziani: Buono da Malamocco e Rustico da Torcello.
Si tramanda che per trafugare ai Musulmani il prezioso corpo (l'Islam riconosce e venera a sua volta Cristo e i Santi), i due astuti mercanti lo abbiano nascosto sotto una partita di carne di maiale, che passò senza ispezione la dogana a causa del noto disgusto per questa derrata imposto ai seguaci del Profeta.
Va ricordato che in quei tempi (e in parte ancor oggi) le reliquie erano un potente aggregatore sociale; inoltre attiravano pellegrini e contribuivano a innalzare il numero della popolazione nelle città, effetto molto importante per un urbanesimo agli albori che stentava ad affermarsi sulle popolazioni prevalentemente rurali.
Ogni reliquia era quindi bene accetta assieme a chi la recava e quella di San Marco lo fu particolarmente a Venezia, in quanto proprio quel Santo, mentre era in vita, avrebbe evangelizzato le genti venete divenendone Patrono ed emblema sotto forma di leone alato.
Alato, armato di spada e munito di un libro sul quale, in tempo di pace, si poteva leggere la frase Pax Tibi Marce Evangelista Meus (Pace a Te o Marco Mio Evangelista); un libro che veniva minacciosamente chiuso quando la spada, anziché cristianamente discriminare il bene dal male, si arrossava di sangue guerriero.
La commemorazione è oggi ridotta al solo 25 aprile, data della morte del Santo, ma ai tempi della Serenissima si festeggiava anche il 31 gennaio (dies translationis corporis) e il 25 giugno, giorno in cui nel 1094 dogante Vitale Falier avvenne il ritrovamento delle reliquie del Santo nella Basilica di S.Marco.
Alla celebrazione si associarono col tempo alcune leggende popolari. Secondo una di queste, durante la fortissima mareggiata che, come narra Marin Sanudo, colpì Venezia nel febbraio del 1340, un barcaiolo riparatosi presso il ponte della Paglia fu invitato a riprendere il mare da un cavaliere.
Durante il tragitto verso la bocca di porto, il barcaiolo fece sosta a S.Giorgio Maggiore e poi a S.Nicolò del Lido.
Raggiunto il mare aperto, i demoni che spingevano l'acqua verso Venezia furono affrontati e battuti dai tre cavalieri, che altri non erano che i santi Marco, Giorgio e Nicolò.
Sconfitti i demoni, San Marco affidò al barcaiolo un anello, da consegnare all'allora doge Bartolomeo Gradenigo perchè fosse conservato nel Tesoro di San Marco.
In occasione della festa del Patrono i Veneziani usano donare il bocolo (bocciolo di rosa) alla propria amata; sulle origini di questo dono conosciamo due ipotesi leggendarie.
Una riguarda la storia del contrastato amore tra la nobildonna Maria Partecipazio ed il trovatore Tancredi. Nell'intento di superare gli ostacoli dati dalla diversità di classe sociale, Tancredi parte per la guerra cercando di ottenere una fama militare che lo renda degno di tanto altolocata sposa. Purtroppo però, dopo essersi valorosamente distinto agli ordini di Carlo Magno nella guerra contro i Mori di Spagna, cade ferito a morte sopra un roseto che si tinge di rosso con il suo sangue. Tancredi morente affida a Orlando il paladino un bocciolo di quel roseto perché lo consegni alla sua (di Tancredi, non di Orlando) amata. Orlando fedele alla promessa giunge a Venezia il giorno prima di S.Marco e consegna alla nobildonna il bocciolo quale estremo messaggio d'amore del perito spasimante. La mattina seguente Maria Partecipazio viene trovata morta con il bocciolo rosso posato sul cuore e da allora gli amanti veneziani usano quel fiore come emblematico pegno d'amore.
Secondo l'altra leggenda la tradizione del bocolo discende invece dal roseto che nasceva accanto la tomba dell'Evangelista. Il roseto sarebbe stato donato a un marinaio della Giudecca di nome Basilio quale premio per la sua grande collaborazione nella trafugazione delle spoglie del Santo. Piantato nel giardino della sua casa il roseto alla morte di Basilio divenne il confine della proprietà suddivisa tra i due figli. Avvenne in seguito una rottura dell'armonia tra i due rami della famiglia (fatto che sempre secondo le narrazioni fu causa anche di un omicidio), e la pianta smise di fiorire. Un 25 aprile di molti anni dopo nacque amore a prima vista tra una fanciulla discendente da uno dei due rami e un giovane dell'altro ramo familiare. I due giovani si innamorarono guardandosi attraverso il roseto che separava i due orti.
Il roseto accompagnò lo sbocciare dell'amore tra parti nemiche coprendosi di boccoli rossi, e il giovane cogliendone uno lo donò alla fanciulla.
In ricordo di questo amore a lieto fine, che avrebbe restituito la pace tra le due famiglie, i veneziani offrono ancor oggi il boccolo rosso alla propria amata.
Particolare curioso e molto italiano, il bocolo è anche il dono che in quel giorno i figli usano fare alle mamme.
Iniziano oggi le elezioni presidenziali in Francia. I nostri
vicini di casa dovranno scegliere oggi tra dieci candidati, mentre
domenica 6 maggio si andrà al ballottaggio: si tornerà a votare tra i
due candidati che avranno ottenuto più voti.
Sono riuscita ad inserire foto, video e note e pertanto domani o al massimo martedì prenoterò l'aula informatica per creare la nostra Ufc di riferimento.
Per chi vuole curiosare vi allego il link alla mia time line di prova
Alberto Bertollo ci fornisce ragazzi un interessante articolo
Torna la legge “ammazza-blog”, obbligo di rettifica per i siti web
Nella nuova bozza sulle
intercettazioni presentata dal Ministro Paola Severino è presente lo
stesso comma voluto in passato da Alfano e che prevede l'obbligo di
rettifica da parte di qualsiasi sito internet senza dibattito o
possibilità di replica. Multe fino a 12mila euro, la rete insorge.
Chi
credeva che con la caduta del Governo Berlusconi l’impianto legislativo
voluto dal precedente esecutivo che puntava ad imbavagliare ed
immobilizzare la rete si concludesse con la legislatura stessa nelle
ultime settimane è stato costretto a cambiare idea. L’atteggiamento
contraddittorio di Monti e della sua squadra nei confronti di internet
vuole da una parte incentivi allo sviluppo e alle infrastrutture, banda
larga e tutti i buoni propositi contenuti nell’Agenda Digitale, ma allo stesso tempo l’appoggio al vergognoso regolamento sul diritto d’autore che l’AgCom si appresta ad approvare e il ritorno di leggi che auspicavamo ormai sepolte come la famigerata “ammazza-blog”. Nella nuova bozza sulle intercettazioni presentata dal
Ministro Paola Severino è contenuto esattamente lo stesso identico comma
del DDL Alfano-Buongiorno che prevede “per i siti
informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per
via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro
quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche,
la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della
notizia cui si riferiscono“. A sollevare il polverone, oggi come
allora, non è il principio di rettifica in sé, sacrosanto per chi
ritiene di essere stato vittima di un’informazione sbagliata o
incompleta, quanto il fatto che la rettifica stessa debba avvenire senza
possibilità di replica, ancor meno per un eventuale intervento della
magistratura. É sufficiente richiederla per vedere il gestore del sito obbligato a pubblicarla con egual evidenza entro 48 ore,
pena multe fino a 12mila euro. Inutile dire che la diffusione della
notizia del “ritorno” dell’ammazza-blog ha subito scatenato feroci
polemiche, con un’opposizione trasversale anche in Parlamento, da Fli
fino all’Italia dei Valori, dichiaratisi fermamente contrari a questo “scempio della giustizia”
(Di Pietro). La bozza in quanto tale non è definitiva e ci sarà tempo
fino al 4 maggio per presentare eventuali modifiche; certo è che se la
legge dovesse passare così com’è sarebbe un violento attacco alla
libertà di parola in rete, nulla a che vedere con la tutela della
dignità e dell’onorabilità delle persone. La questione, oltre a trovare risonanza su tutta la stampa italiana, ha superato anche i confini nazionali, con i media stranieri che parlano di legge “imbarazzante” e di un vera e propria mossa a sorpresa da parte del Governo Monti nei confronti di un comma che sembrava essere accantonato proprio per la sua caratteristica liberticida.
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Come scaricare musica gratis
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Ciao ragazzi. (All’ora devo cominciare con la solita storia: questa guida è
a solo scopo informativo, non mi ritengo responsabile per qualsiasi uso
scorret...
Mappatura Hercules DJ Control Air su Virtual DJ
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Molto difficile è la ricerca di questi elementi indispensabili per mappare
la tua DJ Control Air su Virtual DJ. Io ho messo a disposizione di tutti
voi una...
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