ROVIAMO ANCHE NOI A CREARE UNA LEZIONE VIRTUALE
28/04/2012
COMUNICAZIONE IMPORTANTE A TUTTE LE CLASSI
COSA NE PENSATE !!!!!
Salve ragazzi,
oggi ho un'idea e una notizia strepitosa da proporvi per il prossimo anno e prima di intrapendere questa formazione durante l'estate
vorrei sapere cosa ne pensate attraverso i vostri commenti.
vorrei sapere cosa ne pensate attraverso i vostri commenti.
PROVIAMO ANCHE NOI A CREARE UNA LEZIONE VIRTUALE ????????????
Già l'anno scorso navigando in internet, avevo letto e sperimentato alcune lezioni on line per insegnanti in Second Life, organizzate e diffuse in Italia dall'università di Bari come progetto sperimentale, ma non pensavo diventassero così importanti e famose.
Vi ricordo che il prof. LEVORATO ha già creato con i ragazzi di seconda e terza la piattaforma e-lerning la quale può essere potenziata e organizzata anche in SL attraverso una grande UDA. INSEGNARE LA GEOGRAFIA IN 3D
Restituire motivazione allo studio in alunni nella fascia dell’obbligo e
creare una rete tra studenti in una prospettiva di continuità
verticale: questi sono gli obiettivi generali del progetto che si è
realizzato in Second Life, uno strumento particolarmente efficace, in
quanto permetterà agli istituti di lavorare, per la prima volta insieme,
su compiti specifici, formando nel personale docente la professionalità
di sviluppare e gestire ambienti di formazione virtuali e 3D.
Ed è proprio l'insegnamento a distanza che può essere rivoluzionato da
Second Life. Gli studenti interagiscono fra loro come se fossero in un
campus, rendendo di fatto invisibile ogni distanza. La sperimentazione
educativa è ormai partita e gli esperti credono che il potenziale
dell'educazione virtuale sia enorme. La maggior parte delle persone che
organizza corsi di lingue su Second Life pensa all'e-learning come
qualcosa che non richieda partecipazione da parte dello studente. Uno
studio passivo, fatto di materiale scaricato e test da compilare
on-line. Ma in Second-life l'interazione umana avviene in tempo reale,
permettendo di fare esperienza in prima persona. Che è il modo migliore,
è noto, per imparare una lingua.
Anche gli italiani pertanto si stanno dando da fare.
Andrea Benassi, ricercatore
dell'Indire, ha aperto un campus su Second Life.
Si chiama Second
Learnign ed è dedicato agli studenti italiani. E il gruppo Espresso ha
organizzato, a scopi didattici, incontri "impossibili" con i personaggi
del Risorgimento italiano. E non sono stati pochi i "cittadini virtuali"
che si sono collegati per parlare e discutere con Garibaldi.
Prof. Fior di zucche 2.0
Prof. Fior di zucche 2.0
VI ALLEGO INOLTRE QUESTO ARTICOLO SCARICATO DA REPUBBLICA
Negli Stati Uniti i principali college aprono isole per tenere corsi e lezioni in piena regola, con tanto di banchi e lavagne
Università, le classi diventano 3D
Gli atenei sbarcano su Second Life
La Linden Lab benedice la scoperta di questo mondo virtuale
da parte dell'educational. "Gli studenti disposti a pagare di più"
di VALERIO MACCARI
CHE COSA si può fare su Second Life? Costruire il
proprio avatar, interagire con gli altri e, con un po' di spirito di
iniziativa, diventare un imprenditore. E, perché no, anche lo studente.
Magari della prestigiosa Harvard University. O in uno qualsiasi dei
corsi che più di 60 fra scuole e università hanno messo in piedi nel
mondo virtuale inventato dai Linden Lab nel 2003.
La nuova frontiera dell'educazione, infatti, sembra
essere destinata a passare anche per Second Life. Dopo la grande
invasione delle grandi aziende - molte delle quali hanno aperto un
negozi o filiali "virtuali" - e dei giornali, adesso anche scuole e
università stanno provando a vivere l'avventura del metaverso parallelo
di Linden Lab. Che al momento contra oltre 5 milioni di iscritti, due
milioni dei quali vi accedono regolarmente. E molti di questi sono
studenti.
La prima ad occupare un'isola in 3D è stata
l'università del Texas, nell'agosto del 2006. La professoressa Anne
Beamish, insegnante di progettazione urbana, ha creato insieme a Robin
Harper un corso di design di spazi pubblici. "L'idea - spiega la Beamish
- era di costringere gli studenti a ripensare la loro idea di spazio
pubblico mettendoli in contatto con uno spazio "virtuale", simile e
diverso allo stesso da tempo a uno spazio reale". L'iniziativa è stata
un successo, tanto da spingere anche altri atenei a mettere in piedi dei
corsi nel mondo virtuale ed esplorare nuovi modi di
insegnare. Le lezioni, per la maggior parte delle
volte, si svolgono in classi virtuali del tutto simili a quelle reali,
con tanto di banchi e lavagne. L'Università dell'Ohio, addirittura, ha
comprato tre isole virtuali e ha iniziato la costruzione di un campus
"replica" di quello reale.
Ma che senso ha ricreare le classi in un mondo 3D?
"E' un modo - spiega la professoressa Rebecca Nelson, che insegna per la
Harvard su Second Life - per creare un senso di comunità fra gli
studenti virtuali. Per farti sentire vicino il tuo compagno di banco,
anche se magari si collega dalla Corea"
Ed è proprio l'insegnamento a distanza che può
essere rivoluzionato da Second Life. "Gli studenti interagiscono fra
loro come se fossero in un campus", aggiunge ancora la Nelson, "rendendo
di fatto invisibile ogni distanza". Charles Nesson, che nel mondo
virtuale insegna legge, sempre per la Harvard, giura che l'iniziativa è
gradita dagli studenti. "Gli allievi hanno mostrato una grande voglia di
partecipare e mettersi in gioco, ma anche di aiutare, suggerendo nuovi
modi per migliorare l'esperienza. C'è ancora strada da fare".
La sperimentazione educativa, infatti, è partita da
nemmeno un anno. Ma gli esperti credono che il potenziale
dell'educazione virtuale sia enorme. "La maggior parte delle persone -
spiega Richard Walton - che organizza corsi di lingue su Second Life -
pensa all'e-learning come qualcosa che non richieda partecipazione da
parte dello studente. Uno studio passivo, fatto di materiale scaricato e
test da compilare on-line. Ma in Second-life l'interazione umana
avviene in tempo reale, permettendo di fare esperienza in prima persona.
Che è il modo migliore, è noto, per imparare una lingua".
Anche gli italiani si stanno dando da fare. Andrea
Benassi, ricercatore dell'Indire, ha aperto un campus su Second Life. Si
chiama Second Learnign ed è dedicato agli studenti italiani. E il
gruppo Espresso ha organizzato, a scopi didattici, incontri
"impossibili" con i personaggi del Risorgimento italiano. E non sono
stati pochi i "cittadini virtuali" che si sono collegati per parlare e
discutere con Garibaldi.
Le iniziative educational sono guardate con
benevolenza dalla Linden Lab, l'azienda che ha creato e amministra
Second Life. John Lester, education manager della società, spiega:
"Siamo convinti del potenziale rivoluzionario dell'apprendimento
virtuale, e vogliamo esplorarlo in ogni dettaglio. Il suo maggior punto
di forza è che offre, al contrario del tradizionale apprendimento a
distanza, il contatto diretto con la classe e con l'insegnante. Dietro
ad ogni avatar
c'è un vero essere umano. Questo permette
all'insegnante di fare esercitare gli alunni e di stimolare discussioni
proprio come se fosse una classe vera. Con il vantaggio che si possono
integrare esperienze di tutto il mondo".
Ma non sono solo motivi "umanitari" a spingere
Linden Lab ad aprire le porte. "Gli studenti di corsi virtuali, inoltre -
ammette Lester - devono passare molto tempo collegati. E hanno maggiori
probabilità di sottoscrivere abbonamenti premium".
RAGAZZI !!!!!!!! LEGGETEVI ANCHE QUESTE SLIDE IMPORTANTI
(basta cliccare sopra il collegamento qui sotto)
DIDATTICA 3D IN SECOND LIFE
Vorrei sapere cosa ne pensate attraverso i vostri commenti.
PROVIAMO A CREARE UNA LEZIONE VIRTUALE???
DITE LA VOSTRA