In Sicilia un vulcano sconosciuto nell'isola che non c’è più
31/07/2012
Salve ragazzi nel sito di Pino Bruno ho trovato questa interessante notizia
I ricercatori dell’INGV hanno fatto un rilievo multibeam[1] ad alta risoluzione che ha permesso di identificare nove distinti crateri monogenici[2], segno di altrettante storiche eruzioni che hanno avuto origine nell’area. Inoltre sono stati prelevati campioni di roccia dal fondale e campioni di gas dalle fumarole presenti in gran numero nell’area vulcanica.

L’OBS
dell’INGV a circa 180 m di profondità, ripreso dal ROV nei pressi del
Banco Graham, Canale di Sicilia. / The INGV OBS at about 180 m of depth
under the sea level. Picture taken by the ROV’s camera at the deployment
point close to the “Graham” bench, Strait of Sicily. Photo: ISPRA
A completamento delle operazioni, per prolungare il monitoraggio, sono stati deposti tre OBS/H dell’INGV, stazioni sismiche da fondo mare equipaggiate con sismometro larga banda e idrofono, in prossimità dei tre banchi. Questi strumenti acquisiranno dati sismo-acustici fino al loro recupero, previsto entro la fine dell’anno.

1831:
emerge l’isola Ferdinandea, contesa da inglesi, francesi e Regno di
Napoli. Rimasero tutti con le mani in mano, perché l’isola fece uno
sberleffo e tornò a inabissarsi.
La campagna ha interessato il Banco Graham (6,9 m sotto il livello marino) e i vicini banchi Terribile (-20 m) a est, e Nerita (-16,5 m) a NE, che con il Graham costituiscono un ampio rilievo sottomarino che s’innalza dal fondale del Canale di Sicilia.