INTERNET DOOMSDAY': LUNEDÌ 300MILA COMPUTER RISCHIANO DI ANDARE KO
08/07/2012
Salve ragazzi un vostro compagno Nicolas Civiero di 1b reti mi ha inviato un link molto interessante!
Documentiamoci assieme!
Ecco Prof un articolo importante per il blog:
'INTERNET DOOMSDAY': LUNEDÌ 300MILA COMPUTER RISCHIANO DI ANDARE KO
WASHINGTON - Lunedì circa 300 mila computer nel mondo potrebbero andare offline per quello che il Washington Post definisce in modo un pò catastrofista 'Internet doomsday', il giorno del giudizio del web. L'allerta riguarda i pc infettati dal virus 'DNSChanger'
collegati al web grazie ad un server temporaneo e 'pulitò messo a
disposizione dall'Fbi che viene spento definitivamente proprio il 9
luglio. Chi è ancora infettato ha dunque a disposizione tutto il
week-end per scongiurare il pericolo blackout del web. Il virus in
questione è un malware - creato cioè con lo scopo di fare danni ad un
computer o un sistema informatico - che infetta i pc in modo da
reindirizzare gli utenti verso siti dannosi. Lanciato nel 2007, 'DNSChanger'
colpisce il traffico Internet attraverso i Dns, il servizio che
converte i nomi dei siti web in indirizzi Ip e viceversa, dirottando
così il traffico verso siti illegali per truffare gli utenti,
soprattutto rubando dati bancari. A fine 2011 l'Fbi ha sgominato una
banda di cybercriminali che lo usava - un russo e sei estoni - incolpata
di aver infettato e rubato dati di quattro milioni di computer nel
mondo.
IL SERVER PONTE Dopo la cattura, l'Fbi ha messo a disposizione degli utenti colpiti dal malware un server 'pontè per andare sul web in sicurezza, grazie ad un contratto con l'Internet Systems Consortium. Contratto che però è già scaduto a marzo ed è stato prorogato fino al 9 luglio prossimo, appunto. Gli utenti infettati dal malware che non avessero ancora risolto il problema o ne sono inconsapevoli, possono però correre ai ripari in questo week-end, per non andare offline. Si stima che sono circa 300 mila i pc ancora infettati nel mondo: alcuni siti parlano di 277 mila, di cui 69 mila negli Stati Uniti e 26.500 in Italia. Ma ovviamente i paesi coinvolti sono tanti, anche l'India e l'Australia. «Prevenire le vittime è molto difficile e problematico da anni», spiega all'Afp Johannes Ullrich, un ricercatore dell'Istituto Sans Security, aggiungendo però che l'impatto potrebbe essere minimp perchè molti computer interessati non sono più utilizzati. Per fare un check-up del proprio computer, basta andare sia sul sito del DNSChanger Working Group (www.dcwg.org). Una volta entrati si clicca sul paese d'interesse e si aspetta il controllo del computer. Se risulta infettato, lo stesso sito mette a disposizione una serie di strumenti per risolvere il problema (backup e scansione antivirus) in modo da scongiurare il blackout di lunedì.
L'articolo qui sotto l'ho trovato nel sito dell'FBI... www.fbi.gov
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Aggiornamento
del 12 marzo 2012: Per aiutare le vittime colpite dal software dannoso
DNSChanger, l'FBI ha ottenuto un ordine del tribunale che autorizza
l'Internet Systems Consortium (ISC), da implementare e mantenere puliti i
server DNS temporanee. Questa soluzione è temporanea,
fornendo più tempo per la vittima di pulire i computer colpiti e
ripristinare le normali impostazioni DNS. I
server DNS puliti si spegne il 9 luglio 2012, e ancora i computer
colpiti dal DNSChanger possono perdere la connettività Internet in quel
momento.
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